Salve a tutti,
sono Giacomo, vivo a Mirano (VE)e ho creato questo blog per poter conoscere più approfonditamente la storia, i modelli e le variazioni presentatesi col passare degli anni dei famosi "Motori Universali Condor" costruiti a Milano dalla ditta dei fratelli Guidetti tra gli anni 30 e gli anni 70.
Io sono un giovane appasionato di questi per me formidabili motori; dopo aver letto la storia dei motori Condor sul sito della collezione Piacentini cominciai a desiderarne uno, e ripensai a quel vecchio motore che avevo visto qualche anno prima nella ex stalla di mio zio.
Speravo ci fosse ancora, che non fosse andato buttato via, e speravo di traovare un Condor ma credevo di rimanere deluso, mi sbagliavo.
Dietro a due tavole di legno e ad un sedile della fiat 850 trovai un motore Guidetti Condor A3/57 d a5 cv.
Lo pulii e poco tempo dopo si avviò!
A quello seguirono un Condor a4 che ho resaurato, un Condor A1, un Condor A8 bicilindrico contrapposto, due Condor Diesel Da350, un Norman t300 contrapposto e un Lombardini la80.
Mio cugino che è il mio puù fedele aiutante invece ha acquistato un Condor A400/60, un Condor A200 e un Cotiemme Ca200.
Siamo sempre in attesa di trovare una niova occasione!
intanto ne approfitto per postarvi le foto dei nostri motori e la storia della Condor scritta dal grande William Dozza con l'aiuto di Gabriele Begnozzi e di Bassano Rancati e pubblicata sul sito della Collezione Piacentini...tutti punbti di riferimento per gli appassionati del settore!!
I Fratelli Guidetti costruttori dei motori “Condor”
La ditta Costruzioni Meccaniche fratelli Guidetti -motori universali Condor, - inizia a costruire piccoli motori a scoppio negli anni Trenta. Agli inizi la sede è a Milano in via Noto, 10, quindi in un imponente fabbricato al numero otto di via Friuli. La ditta dichiara anche uno stabilimento con fonderia a S. Cristina e Bissone a 15 chilometri da Pavia. Si presume, senza peraltro averne certezza, che all’origine vi siano forniture dirette o indirette di carattere militare. Un catalogo datato 10 gennaio 1940 ne illustra la produzione consistente in due modelli di motori: uno mono, l’altro bicilindrico. Il primo viene proposto in sette versioni con potenze da 0,8 sino a sei cavalli. Il secondo, in due versioni da 3,5 a 16 cavalli. Nel medesimo listino vengono illustrate tre applicazioni del Condor monocilindrico: due gruppi elettrogeni (generatori in alternata e in continua), una motopompa carrellata e un motocompressore con serbatoio. Non è chiaro se si tratta di oggetti costruiti dai fratelli Guidetti o dai clienti, e chi commercializza questo materiale.
Dal catalogo stampato il 22 aprile del 1941, si apprende l’esistenza di un nuovo motore a quattro cilindri erogante una potenza da nove a 22 cavalli, fermo restando la produzione dei modelli dell’anno precedente. Oltre la metà delle pagine viene dedicata a illustrare le applicazioni dei motori ma non più in modo generico, bensì con diretto riferimento alla casa. Si trovano infatti “gruppi elettrogeni Condor”(vari tipi), “moto elettro saldatrice Condor” (vari tipi), “motopompe Condor” per impieghi agricoli, stradali, militari, e altri prodotti che parrebbero di costruzione e commercializzazione della stessa Guidetti. Illustrazioni e caratteristiche denotano una destinazione prevalente a scopi militari come stazioni telegrafiche, stazioni radio campali barellabili, sommeggiabili e spalleggiabili.
Inoltre, in collaborazione con le Officine Profumo, vengono realizzate motopompe per il ministero degli Interni e per la Regia Marina, così come con la società Inan, gruppi autonomi per il riscaldamento dei motori d’aviazione. Vengono forniti motori anche ad aziende esterne come per esempio alla “Società Brevetti Pinazza, con sede a Milano, la quale costruisce, dalla fine degli anni Trenta e sino agli anni Cinquanta, dei piccoli gruppi elettrogeni e moto compressori portatili per impiego militare. Terminato il conflitto nel 1945, la produzione viene orientata verso il settore agricolo e industriale e i Guidetti diventano i fornitori privilegiati delle industrie che sorgono in Lombardia come la BCS (motofalciatrici), Bodini (trattori), Bianchi autocarri (compressori per l’avviamento di motori diesel), e altri. Nel 1952 iniziano la produzione anche di una gamma di motori diesel. Nonostante alcuni aggiornamenti i Guidetti non riescono a tenere il passo di concorrenti come Lombardini, Ruggerini, Slanzi, Acme e, alla fine degli anni 1970, cessano la propria attività e con loro scompare il marchio Condor. Si presume siano stati costruiti circa 400 mila motori Condor.
Dal catalogo stampato il 22 aprile del 1941, si apprende l’esistenza di un nuovo motore a quattro cilindri erogante una potenza da nove a 22 cavalli, fermo restando la produzione dei modelli dell’anno precedente. Oltre la metà delle pagine viene dedicata a illustrare le applicazioni dei motori ma non più in modo generico, bensì con diretto riferimento alla casa. Si trovano infatti “gruppi elettrogeni Condor”(vari tipi), “moto elettro saldatrice Condor” (vari tipi), “motopompe Condor” per impieghi agricoli, stradali, militari, e altri prodotti che parrebbero di costruzione e commercializzazione della stessa Guidetti. Illustrazioni e caratteristiche denotano una destinazione prevalente a scopi militari come stazioni telegrafiche, stazioni radio campali barellabili, sommeggiabili e spalleggiabili.
Inoltre, in collaborazione con le Officine Profumo, vengono realizzate motopompe per il ministero degli Interni e per la Regia Marina, così come con la società Inan, gruppi autonomi per il riscaldamento dei motori d’aviazione. Vengono forniti motori anche ad aziende esterne come per esempio alla “Società Brevetti Pinazza, con sede a Milano, la quale costruisce, dalla fine degli anni Trenta e sino agli anni Cinquanta, dei piccoli gruppi elettrogeni e moto compressori portatili per impiego militare. Terminato il conflitto nel 1945, la produzione viene orientata verso il settore agricolo e industriale e i Guidetti diventano i fornitori privilegiati delle industrie che sorgono in Lombardia come la BCS (motofalciatrici), Bodini (trattori), Bianchi autocarri (compressori per l’avviamento di motori diesel), e altri. Nel 1952 iniziano la produzione anche di una gamma di motori diesel. Nonostante alcuni aggiornamenti i Guidetti non riescono a tenere il passo di concorrenti come Lombardini, Ruggerini, Slanzi, Acme e, alla fine degli anni 1970, cessano la propria attività e con loro scompare il marchio Condor. Si presume siano stati costruiti circa 400 mila motori Condor.

